Questo mese, hanno condiviso la loro esperienza con noi i genitori di due splendidi bambini di origine vietnamita: Francesco (Chicco), di anni 11, arrivato in Italia all’età di 9 mesi nel 2007, e Michela, di anni 8, arrivata in Italia nel 2009 all’età di 8 mesi.
Il viaggio per l’incontro è uno degli eventi più importanti dell’adozione. Qual è stato il momento più divertente del viaggio?
Avendo fatto due viaggi, uno per Chicco e l’altro per Michi, dobbiamo distinguere le due situazioni.
Il primo viaggio, più che divertente, è stato molto emozionante; sentivamo già il profondo amore per la piccola creatura che di li’ a poco sarebbe stato nostro figlio.
Il viaggio di ritorno è stato molto più sereno e, in alcuni momenti, divertente, soprattutto guardando NOSTRO FIGLIO, nella cullina dell’aereo, che ci sorrideva e affrontava tutte le novità con fiducia.
Durante il secondo viaggio eravamo occupati a dare tranquillità a Francesco all’andata e alla piccola Michela al ritorno. Ci sono stati tanti episodi divertenti; Francesco all’aeroporto di Bangock che trainava il piccolo trolley: uno spasso! Ma anche teneri: Il suo ruolo da fratello maggiore che parlava a Michela con grande dolcezza e affetto.
L’adozione porta con sé qualcosa di inaspettato. Qual è la cosa o il momento che ha stupito di più vostro figlio/a? Mentre la cosa o il momento che vi ha stupiti di più di vostro figlio/a?
Si e’ banali forse nel dire che un figlio, non importa certo se adottato, cambia la vita….
Nei nostri 2 casi si puo’ dire che tutto, ma proprio tutto, sin dall’inizio e’ stato vissuto in modo naturale e senza sorprese, ne’ tanto meno brutte sorprese. Sia Chicco che Michi si sono legati fin dal primo giorno a noi come se ci fossimo sempre conosciuti, oltre che, naturalmente, noi a loro!!
La cosa che piu’ ci ha stupito di nostro figlio Francesco e’ stato il modo semplicemente FANTASTICO in cui ha accolto la piccola Michela, pur avendo solo 3 anni ed essendo stato sino ad allora l’autentico re, principe, sovrano della casa; Altrettanto indimenticabile sara’ il ricordo di come Michela si e’ subito legata al fratello.
Immaginate di utilizzare tutti i vostri sensi: cosa ricordate in particolare della vostra esperienza nel Paese d’origine di vostro figlio/a?
Le esperienze in Vietnam sono state incredibili anche a livello di ogni sensazione olfattiva: profumi fortissimi di spezie ed altri odori anche a noi sconosciuti. Impossibile sara’, peraltro, anche dimenticare il clima terribilmente umido di maggio (2007 viaggio per Francesco), ed al contrario anche quello mite di dicembre (2009 per Michela).
L’integrazione sociale e culturale è certamente una questione di primaria importanza. Avete messo in campo strategie e strumenti per facilitare questo processo?
Parlare di integrazione culturale per bimbi che arrivano in Italia a 9 e 8 mesi sembra fuori luogo; possiamo ammettere che i nostri pensieri, specie nei primi mesi, sono stati legati quasi esclusivamente alla loro salute e alla loro giusta crescita.
L’orientamento e la formazione sono un aspetto centrale nella nostra società. Avete scoperto l’attitudine più spiccata di vostro figlio/a?
La creativita’ di Michela e l’attitudine sportiva di Francesco si sono palesate molto presto, ben prima della eta’ scolare.
Niente unisce di più che stare insieme. Qual è l’attività familiare preferita?
Francesco e Michela sono legatissimi tra di loro e a noi. La famiglia e’ veramente il loro scudo, il loro guscio. Le attività che facciamo insieme sono tantissime, e questo da sempre. Ai bambini sin da piccoli piaceva vedere la TV e leggere con noi.
Nel periodo estivo il bagno in mare, ma anche in piscina tutti e quattro, sono sempre state loro richiesta esplicita. Ai bimbi, inoltre, piace molto fare dei giochi movimentati nel giardino di casa in campagna o giochi di società in città.
Alla prossima!