Riportiamo qui il testo integrale della lettera scritta dalla Presidente della CAI a seguito della bella notizia giunta nel pomeriggio di oggi (grassetto nostro).
Gentili famiglie e gentili enti,
credo che tutti dobbiamo rallegrarci del fatto che 31 bambini potranno raggiungere le famiglie adottive in Italia, dopo un approfondito esame delle loro pratiche da parte delle autorità congolesi e il rilascio dei permessi di autorizzazione all’uscita.
L’intesa raggiunta dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, con il Presidente della RDC, Joseph Kabila, è stata a tale fine determinante. Per darvi attuazione la Commissione per le adozioni internazionali e il Ministero degli Affari Esteri hanno svolto un’attività in piena sintonia e con il massimo impegno.
Al momento il Presidente Kabila ha inteso dare una risposta, sul piano umanitario, ai casi delle coppie italiane e di quelle di altri paesi, per cui, nel dicembre 2013, è stata bloccata l’autorizzazione all’uscita dalla RDC dei bimbi adottati, in attesa di una verifica delle procedure.
Ovviamente continueremo a svolgere un costante e intenso lavoro per ottenere l’autorizzazione a portare in Italia anche gli altri bambini che, con sentenze emesse nella Repubblica Democratica del Congo, sono stati dati in adozioni a coppie italiane e ci dichiariamo disponibili ad accettare la verifica della regolarità delle procedure da parte delle autorità congolesi.
Per l’importanza e la delicatezza della vicenda, le implicazioni internazionali e la tutela prioritaria dei diritti dei minori, la Commissione continua a contare sulla piena consapevolezza degli enti e delle famiglie e raccomanda di agire con prudenza e discrezione, di non assumere iniziative individuali, di raccordarsi con la CAI e di attenersi alle indicazioni della Commissione.
In particolare, anche oggi la Commissione ritiene massimamente necessario ribadire come inopportuna e rischiosa, in questo delicato momento, la partenza delle famiglie adottive per il Congo.
Cordialmente
La Presidente Silvia della Monica
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