Visitando il sito, la pagina Facebook e Twitter di Enzo B, vediamo spesso comparire WebExpress come evento del mercoledì: è parte un progetto più grande, quello che l’ente chiama Adozioni 2.0. Chiariamoci le idee su queste novità! Lorenzo ci condurrà alla scoperta di questo modo nuovo di fare adozioni e comunicare: è solo un inizio, ma il 2017 è appena cominciato.
Prima di tutto, Lorenzo, di cosa ti occupi attualmente in Enzo B?
In linea di massima gestisco, insieme alla mia collega Taisa, i primi contatti con le coppie. Mi occupo, quindi, della Segreteria di Enzo B, rispondo alle chiamate su centralino, ma mi impegno anche nella ricerca di nuove strade per l’adozione e la comunicazione con le coppie, cioè il percorso che chiamiamo di Adozioni 2.0
Ecco svelato chi c’è dietro la voce che risponde al centralino! Hai parlato di Adozioni 2.0 come una nuova strada, da cosa nasce questa idea?
Dalla semplice ricerca di un modo più efficiente ed efficace di restare in contatto con le nostre coppie, facendo buon uso delle nuove tecnologie. Inoltre, come da sempre in Enzo B, si cercano nuove strade per semplificare e innovare il percorso adottivo e, anche qui, riteniamo che la tecnologia, unita al talento delle persone che la utilizzano, possa venire in nostro aiuto.
Ovviamente non siamo perfetti, per cui questo è un processo di miglioramento sempre in corso, ma i primi passi concreti sono già stati fatti con i formati di webinar da noi promossi, i WebExpress. Nello specifico, sempre insieme a Taisa, curo i WebExpress Adozioni, per aiutare le coppie a muovere i primi passi in questo mondo complesso.
I WebExpress, questo primo tassello di Adozioni 2.0, cosa sono e come funzionano?
Sono dei momenti di confronto tramite piattaforma webinar. Lo scopo è quello di instaurare un dialogo a due direzioni, affinando quella che è sempre stata la nostra cifra distintiva: la capacità di ascoltare le persone davanti a noi.
Diventa quindi uno spazio per apprendere qualcosa sul percorso affrontato dalle coppie che ci parlano, sulle loro speranze, aspettative e timori. Solo su queste basi, infatti, possiamo offrire le migliori informazioni e proposte.
Prima svolgevate un altro tipo di incontri informativi, in cosa questi WebExpress si differenziano rispetto ad essi? Quali sono i loro punti di forza?
Prima vivevamo gli incontri informativi proprio solo come tali. Incontravamo, quindi, le coppie, per spiegare loro come operavamo e in quali Paesi operavamo. Ci siamo accorti, però, che questo non bastava: molto spesso i coniugi arrivano da noi con un carico di dubbi a cui non si può rispondere solo con informazioni generiche. Anzi, spesso, questi dubbi sembrano nascere proprio dal volume eccessivo di informazioni da cui sembra quasi di essere sommersi.
Diventa quindi un momento per mettere in campo la nostra esperienza, dando le prime indicazioni di massima per orientarsi in questo mondo non sempre di facile comprensione. Inoltre, è un primo spazio in cui la coppia può parlare delle proprie aspettative, dandoci quindi modo di iniziare a conoscere le persone che si rivolgono a noi, così da provare a proporre un percorso adottivo all’altezza delle aspettative, una volta che arrivi il tanto agognato Decreto di Idoneità.
Oltre a quanto scritto sopra, i WebExpress ci offrono una maggiore capacità di raggiungere coppie in qualunque parte d’Italia, così da venire incontro anche alle persone che risiedono più lontane dalle nostre sedi, provando ad abbattere, fin da subito, i costi, sia monetari sia organizzativi.
State utilizzando i WebExpress anche per l’affido: avete intenzione di utilizzare questo format anche altri ambiti, in futuro?
Assolutamente sì. Vogliamo usarlo per mettere in campo la nostra professionalità su più fronti, con rubriche dedicate ai vari temi legati all’accoglienza di un minore in famiglia.
Qual è l’impatto reale del format WebExpress sulle adozioni?
Vogliamo che il WebExpress sia uno degli strumenti fondamentali dell’Adozione 2.0.; speriamo, infatti, di mettere in moto una modalità di co-creazione del percorso adottivo in condivisione con la famiglia e in quest’ottica, il WebExpress risulta un modo efficace per coinvolgere e coinvolgersi e far sì che la coppia diventi parte proattiva dell’obiettivo che insieme andremo a raggiungere. In questo senso l’Ente usa le nuove tecnologie per facilitare questo processo di costruzione condivisa, proprio perché permette un contatto diretto, informale, in ogni momento, in ogni luogo.